Caro energia e rischio sovraindebitamento

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Il caro bollette ha aggravato la situazione economica delle famiglie e delle piccole imprese, in particolare di quelle in condizioni già precarie. 

Le spese per l’energia sono ormai insostenibili e la difficoltà di far quadrare i conti del proprio bilancio familiare ha spinto numerose persone a richiedere prestiti e quindi ad esporsi al sovraindebitamento.

Il Decreto aiuti quater (dl 176/2022) ha introdotto e confermato alcune misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti per farfronte al problema del caro energia e il tema è centrale nella legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri ed ora trasmessa al Parlamento per l’approvazione entro il 31 dicembre: circa 21 miliardi di euro sono stati dedicati al capitolo. Tra le misure, una revisione della tassa sugli extraprofitti (che porta l’attuale aliquota del 25% al 35% già dal 2023) e la conferma del bonus sociale per il 2023 (con allargamento della platea dei beneficiari). Infatti, il bonus sociale (uno sconto direttamente in bolletta per luce e gas) è stato confermato anche per il 2023 dalla bozza della legge di Bilancio, con un importante cambiamento riguardante il valore Isee: per il primo trimestre del 2023 sarà esteso ai nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro.

Movimento Consumatori, durante la recente audizione con Arera, ha portato all’attenzione anche altre tematiche nevralgiche per i consumatori: oltre ad aver auspicato (da sempre) l’innalzamento della soglia di accesso al bonus sociale, si è soffermato sulla morosità incolpevole, proponendo una moratoria temporanea dei distacchi delle fornitura. L’associazione si è concentrata anche sul rafforzamento delle tutele delle fasce più deboli anche attraverso il consolidamento degli strumenti del blocco nel mercato libero dello “ius variandi”, seguendo le indicazioni di Arera e dell’Antitrust nella limitazione del diritto di recesso del fornitore. 

Sul piano delle scelte strutturali, MC ha affrontato la tematica delle reti e del loro ammodernamento, in particolare nella prospettiva dei forti sviluppi attesi delle comunità energetiche rinnovabili e dei cittadini.  Nel corso dell’audizione, MC, data l’eccezionalità della situazione, ha proposto l’adozione di un sistema di centralizzazione degli acquisti di gas naturale occorrenti al fabbisogno nazionale: l’Acquirente Unico, nelle stesse forme già previste per il mercato elettrico, dovrebbe avere il compito di acquistare tutto il gas occorrente per il mercato di maggior tutela, per i clienti vulnerabili (dal 1° gennaio 2023).

Se anche in questo modo il prezzo finale non fosse sostenibile, potrebbe essere ‘calmierato’ da provvedimenti governativi: tale sistema centralizzato di acquisto potrebbe influire positivamente anche sul prezzo del gas nel mercato libero, arrivando presto a rappresentare un importante benchmark.

Cittadini e microimprese che vivono una situazione di grave difficoltà economica, indebitati anche per far fronte ai pagamenti delle bollette, possono rivolgersi alla rete di Sportelli Riparto per chiedere assistenza gratuita.