Il credito ai consumatori, noto in passato come credito al consumo, rappresenta una forma di finanziamento destinata a persone fisiche per l’acquisto di beni e di servizi.
Se da un lato offre la possibilità di dilazionare pagamenti e accedere a prodotti che altrimenti sarebbero difficili da acquistare, dall’altro comporta il rischio di sovraindebitamento se utilizzato in modo poco consapevole.
Come funziona il credito ai consumatori?
Il credito ai consumatori comprende prestiti personali, finanziamenti rateali e altre forme di dilazione di pagamento offerte da banche o società finanziarie, come, ad esempio, la carta di credito “revolving” o aperture di credito in conto corrente.
Si tratta di strumenti che permettono ai consumatori di acquistare immediatamente un bene o un servizio, pagando in rate mensili. Tuttavia, ogni prestito comporta un costo, che include tassi di interesse e spese accessorie, aumentando il prezzo finale dell’acquisto.
Il pericolo del sovraindebitamento
Uno dei principali rischi legati all’uso eccessivo del credito ai consumatori è il sovraindebitamento che si verifica quando una persona non è più in grado di far fronte ai propri debiti con il reddito disponibile.
Questo può portare a gravi conseguenze, tra cui:
- difficoltà economiche: il pagamento delle rate può diventare insostenibile, compromettendo la gestione delle spese quotidiane o di spese fisse, come ad esempio il mutuo per la casa;
- segnalazioni nelle centrali rischi: ritardi o mancati pagamenti possono influire sulla reputazione creditizia (o “merito creditizio”), rendendo più difficile ottenere nuovi finanziamenti in futuro;
- possibili azioni legali: in caso di insolvenza, la banca o la società finanziaria possono avviare azioni per il recupero del credito, con conseguenze legali e patrimoniali e un aggravamento della situazione debitoria.
Acquisti non necessari: quando il credito diventa un problema!
Molti consumatori ricorrono al credito per acquistare beni non essenziali, come dispositivi tecnologici di ultima generazione, vacanze o articoli di lusso.
Se non si valuta attentamente la sostenibilità di questi acquisti rispetto al proprio reddito e tenendo conto di possibili spese impreviste, si rischia di accumulare debiti che possono sfuggire di mano. Alcuni segnali di allarme includono:
- uso frequente della carta di credito senza la capacità di rimborsare l’intero importo a fine mese;
- sommare più finanziamenti contemporaneamente;
- destinare una percentuale elevata del reddito al pagamento delle rate, riducendo il margine per spese essenziali;
- acquisti compulsivi su Internet, spinti dalla facilità delle transazioni digitali e dalla tentazione delle promozioni online;
- uso eccessivo di formule di pagamento come “Buy Now, Pay Later” che possono dare l’illusione di poter comprare senza impatto immediato sulle finanze, portando a un accumulo eccessivo di rate.
Consigli per un uso responsabile del credito
Per evitare il rischio di sovraindebitamento, è fondamentale adottare un approccio consapevole e responsabile alla gestione del credito:
- valutare la reale necessità dell’acquisto: chiedersi se l’acquisto è essenziale o se può essere rimandato;
- calcolare il costo totale del credito: oltre al prezzo del bene, considerare gli interessi e le spese aggiuntive;
- verificare la sostenibilità della rata: assicurarsi che il pagamento delle rate non superi una percentuale ragionevole del reddito disponibile;
- evitare di accumulare troppi finanziamenti: più debiti contemporaneamente possono portare a una gestione difficile e a un carico finanziario eccessivo;
- leggere attentamente il contratto: prima di firmare un finanziamento, è essenziale conoscere tutte le condizioni, incluse le penali in caso di ritardo nei pagamenti;
- prestare attenzione agli acquisti online: evitare decisioni impulsive e valutare attentamente se il pagamento rateale sia realmente necessario;
- usare con cautela il “Buy Now, Pay Later”: questo strumento può essere utile, ma è importante tenere traccia delle rate accumulate per evitare di perdere il controllo delle proprie finanze.
Per approfondire, leggi anche:
“Il credito ai consumatori in parole semplici”, a cura della Banca d’Italia