Il codice della crisi consente che grazie alle procedure per la soluzione della crisi da sovraindebitamento i debitori (consumatori, piccole imprese, professionisti) possano ottenere l’esdebitazione e quindi la liberazione dai debiti divenuti non sostenibili.
Per concedere l’esdebitazione deve verificare che il debitore sia meritevole. In particolare il debitore:
- non deve essere stato condannato con sentenza definitiva per bancarotta fraudolenta o per altri reati contro l’economia pubblica, l’industria o il commercio;
- non deve aver distratto l’attivo, esposto passività inesistenti o cagionato o aggravato il dissesto;
- deve aver collaborato nello svolgimento della procedura fornendo tutte le informazioni e i documenti necessari;
- non deve aver beneficiato dell’esdebitazione nei cinque anni precedenti o per due volte nella senza limiti di tempo;
- non deve aver determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode.
Può quindi accedere all’esdebitazione solo il consumatore che non abbia determinato il proprio sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode.
Non dipende certamente da colpa grave del consumatore il sovraindebitamento determinato da imprevisti quali una malattia propria o di un familiare, la perdita del lavoro o una significativa riduzione del salario.
Spesso però il sovraindebitamento è determinato dall’assunzione di debiti, di regola bancari, che il consumatore non è fin da subito in grado di pagare regolarmente che possono anche dipendere da esigenze non fondamentali, quali l’acquisto di beni o servizi particolarmente costosi (automobili, vacanze, elettrodomestici, etc).
In queste situazioni è necessario verificare se il consumatore abbia operato con colpa grave.